Mettersi in discussione
E’ un momento di riflessione sul proprio intervento, una “meta-riflessione” sulle emozioni e i vissuti dello specialista che lavora nell’ambito delle relazioni di aiuto. E’ volta alla conoscenza, comprensione e valutazione degli elementi emotivi, cognitivi e relazionali per poter individuare quegli ostacoli e quelle barriere relazionali che impediscono la realizzazione di progetti e interventi, al fine di favorire l’apprendimento di nuove modalità di risoluzione. Attraverso la riflessione sulle proprie azioni e sulle modalità con cui si affrontano gli interventi, lo specialista avrà l’opportunità di riflettere sull’efficacia del proprio professionale, sugli strumenti e sulle scelte metodologiche utilizzate, migliorando così la qualità delle proprie prestazioni.
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La supervisione individuale
È finalizzata a: consigliare e istruire, nel senso che, lo specialista riceve idee e suggerimenti sul proprio lavoro da un’altra prospettiva che gli consentono di apprendere abilità concettuali, tecniche, ed esecutive che lo aiutano a pianificare e utilizzare al meglio le risorse personali e professionali; monitorare e valutare: il supervisore sostiene lo specialista con l’attenzione empatica, il confronto costruttivo, l’incoraggiamento che lo rassicurano, sul piano personale e professionale, in un clima di fiducia e di coinvolgimento.
La supervisione di gruppo
Offre maggiori possibilità di confronto delle esperienze. I possibili benefici sono dovuti all’acquisizione di molteplici punti di vista su un medesimo caso, alla maggiore quantità di stimoli e alla possibilità di ascoltare come altri colleghi gestiscono il proprio lavoro. Si alternano momenti in cui il lavoro individuale viene presentato agli altri partecipanti che possono accedere all’esperienza e diventare osservatori partecipi, a momenti in cui si lavora sulle risorse collettive, attraverso esercizi e simulate.