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3 Dicembre 2020Le sfide dell’adolescenza
L’adolescenza è un periodo particolarmente delicato dello sviluppo, in cui ci si allontana dall’infanzia e ci si avvicina all’età adulta, e si affrontano nuove sfide nel modo di relazionarsi con gli altri. Un periodo in cui la formazione della propria identità è in primo piano. Questo è un momento di scoperta personale per tutti gli adolescenti, indipendentemente dalle loro caratteristiche individuali.
Questa fase già delicata si dimostra un po’ più difficile per alcuni adolescenti rispetto ad altri. Ciò è senz’altro vero per quei ragazzi che stanno scoprendo la propria identità LGBT+, seppur ognuno con difficoltà diverse: mentre alcuni scopriranno ed esploreranno il proprio orientamento sessuale, altri si confronteranno con un’identità di genere diversa dal sesso a loro assegnato.
Che cosa significa tutto questo per l’adolescente?
Ciò significa che i giovani LGBT+ si trovano a dover affrontare un muro di stereotipi e pregiudizi che viene posto loro davanti da una società ancora troppo poco inclusiva. Una persona che inizia ad esplorare la propria appartenenza alla comunità LGBT+ spesso si sente sola e isolata, con la paura di esprimere questa parte di sé agli altri, in primis all’interno della famiglia.
Vede inoltre la sua identità raramente validata o anche solo riconosciuta. È recentissima ad esempio la tendenza a includere personaggi LGBT+ nei media, e ancora non abbastanza presente. Mentre per fortuna i personaggi omosessuali in film, telefilm, videogiochi e in altri media stanno aumentando, si fa ancora molta fatica a trovare personaggi ad esempio bisessuali, asessuali e transgender, per non parlare del resto della comunità LGBT+.
Superare l’isolamento
Il modo in cui più comunemente i giovani superano l’isolamento è usando internet. Questo perché sulla rete riescono a trovare una comunità, e amicizie che vivono situazioni simili alle loro, potendo in questo modo entrare in connessione con gli altri.
Riescono così a parlare della propria identità, del proprio malessere e delle problematiche che vivono, ad esempio il dover affrontare i pregiudizi, il rimanere “in the closet” ovvero non dichiarare il proprio orientamento o genere, e il bullismo omotransfobico.
Internet non può però essere l’unico luogo di confronto per gli adolescenti. È basilare che nella società in cui vive, ma in primis a casa, all’interno della propria famiglia, e a scuola la persona si senta sicura e libera di esprimersi senza venire svalutata o aggredita.
Per questo è importante educare genitori e figli alla diversità, ad esempio con programmi scolastici che includano tali tematiche. Perché proprio educando i genitori a trattare questi temi ed educando i ragazzi, che saranno gli adulti e genitori di domani, si può sperare in un cambiamento sociale significativo.
Dott. Rosario Privitera
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale specialista in tematiche LGBT+