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21 Febbraio 2019Il tema delle punizioni è un argomento molto spinoso e tutt’oggi attuale.
Entrando in merito alla questione, per la maggior parte degli specialisti del comportamento, le punizioni rappresentano degli interventi educativi per motivare il bambino/ragazzo a diminuire la frequenza di un comportamento ritenuto non idoneo alla situazione.
Affinché porti a un cambiamento del comportamento e quindi ad una crescita del bambino o del ragazzo è importante come viene attuata la punizione.
Secondo noi, è fondamentale:
La condivisione e comprensione delle regole
E’ importante che l’adulto stabilisca un sistema di regole, possibilmente poche, chiare e in linea con l’età del bambino/ragazzo; le comunichi, le motivi e si accerti che siano state ben comprese e accettate.
A seconda dell’età del minore si può introdurre una mediazione sull’applicazione di alcune conseguenze.
Proporzionalità e coerenza tra comportamento e conseguenza
E’ importante che la conseguenza sia proporzionale all’azione compiuta e sia assegnata al momento opportuno; che la conseguenza sia coerente con l’azione e che sia applicata tutte le volte che si verifica lo stesso comportamento e nella stessa misura.
La punizione deve essere adattata alla situazione personale e alle caratteristiche di chi infrange la regola
E’ importante non utilizzare delle punizioni standard ma adattarle agli interessi e alle inclinazioni del bambino/ragazzo.
Per esempio, l’applicazione di punizioni di tipo negativo, cioè la privazione di un elemento positivo come lo smartphone per il ragazzo “dipendente” dai social o dai videogame.
Far rispettare i termini e tempi della punizione
E’ fondamentale che le conseguenze concordate vengano applicate tutte le volte che il comportamento inadeguato viene in essere senza sconti, proroghe, ammende o riduzioni della pena per buona condotta!
E’ importante che nel mantenere tutti questi punti l’adulto non assuma mai un atteggiamento umiliante o svalutante nei confronti del bambino/ragazzo.
Quando invece la punizione non è in linea con quanto sopra evidenziato, soprattutto per quanto riguarda la comprensione del perché viene data una punizione, si rischia una “escalation simmetrica” in cui ognuno dei protagonisti vive l’atteggiamento dell’altro come una provocazione alla quale reagire. Per esempio
Tu mi punisci togliendomi la TV?
Allora io ti rispondo male!
Tu mi rispondi male?
Allora io non ti faccio uscire sabato!
E’ infine importante che il punire non sia solo un modo per ribadire la propria autorità e che pertanto abbia solo un valore dimostrativo, poiché perderebbe ogni valore educativo e di responsabilizzazione del bambino/ragazzo.